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ULTIM'ORA - TRAGICO INCIDENTE STRADALE SULLA SP 34 CALTAGIRONE -SANTO PIETRO. 1 MORTO


E’ di un morto il tragico bilancio di un incedente stradale, registratosi poco dopo le 8,30 di stamani, al Km 3 + 200 circa della Sp 34 Caltagirone-Santo Pietro, in un tratto apparentemente in rettilineo. Lo scontro è avvenuto tra una Nissan Alimera, a bordo della quale viaggiava un anziano di 79 anni, poi deceduto che si è scontrata con una Peugeout 2008, alla cui guida c’era una giovane donna di Vizzini, che ha invece riportato ferite lievi, ma che è stata trasferita in via precauzionale al Gravina di Caltagirone, per le cure del caso, dagli operatori del 118 di Mineo.



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CALTAGIRONE – Curiosità, nuove tecniche di sistemazione dei dissesti stradali: rifiuti in sostituzione delle mattonelle di asfalto.


A mali estremi, estremi rimedi. Da stasera mercoledì 13 settembre in via Poggio Fanales, parallela di via Benedetto Scillamà, è stata eppure adottata una tecnica intelligente di riciclo dei rifiuti. Potrebbe anche essere il caso che avranno confuso il concetto di economia circolare con la circolarità del dissesto stradale. A Caltagirone questo fenomeno, sotto l’aspetto della viabilità, in gergo squisitamente locale assume la denominazione di <scaffa>. Già un la scaffa, da non confondere con la <staffa>. Ovvero quella che avrà potuto perdere colui il quale, stanco di attendere un semplice intervento di manutenzione alla sede stradale, ha pensato di colmare il dissesto alla sede stradale con rifiuti, apparentemente misti e indifferenziati. Insomma, una semplice nota di curiosità che, da una parte pone in evidenza le attese, finalizzate alla copertura di questa buca. Una buca che, strano ma vero, da un anno e mezzo, è rimasta nel limbo di un’attesa illimitata. La pavimentazione in questione è quella delle mattonelle d’asfalto.  In questo caso, colmando il dissesto con i rifiuti, il potenziale cittadino “buontempone” – aggiungiamo noi – stanco di attendere, ha deciso di adottare questa tecnica innovativa.

VIZZINI - Nell'ex base dell'Aeronautica militare di Vizzini scalo potrebbe nascere un centro di accoglienza per migranti

Il Dipartimento regionale della Protezione civile ha nominato un tecnico per gestire l'allestimento della struttura da affidare alla Croce rossa italiana. Altri sono previsti a Lampedusa, Porto Empedocle e Castelvetrano, oltre a Savona in Liguria


Nell’ex deposito dell’Aeronautica militare, che ha sede a Vizzini scalo, è in fase di allestimento un centro di prima accoglienza di cittadini extracomunitari, cui dovrebbe gestire la Croce rossa italiana, per fare fronte alla ormai conclamata emergenza sbarchi. Il Dipartimento regionale di Protezione civile della Regione siciliana ha nominato un tecnico, nella fattispecie un responsabile unico procedimento (Rup), a supporto dell’attuale Rup. E’ quanto si evince dalla determina 92 del 31 luglio scorso, emanata dal massimo dirigente generale del medesimo Dipartimento, l’ing. Salvatore Cocina. A distanza di tre anni, dunque, prende nuovamente corpo e forma, l’ipotesi di allestire un centro di prima accoglienza per richiedenti asilo nell’ex base militare. Come si ricorda, nell’agosto 2020, a seguito delle proteste sollevate a suo tempo dai cittadini e dall’ex sindaco Vito Cortese, che indusse la Regione e le autorità competenti a rivedere il provvedimento, oggi, la nascita di questa struttura sta per divenire realtà. Anche la Croce rossa italiana, alla cui associazione umanitaria dovrebbe essere affidata la gestione, ha già emanato un bando di reclutamento di personale (tra cui medici, infermieri, operatori sanitari, amministrativi, pulizieri e mediatori culturali) da collocare nelle sedi che dovranno nascere nell’Isola. Oltre Vizzini, altri centri sono Lampedusa, Porto Empedocle e Castelvetrano, ma anche Savona. A Vizzini, secondo indiscrezioni, si registrano i primi mugugni dei consiglieri d’opposizione che, oltre al fatto che non vedrebbero di buon grado tale ipotesi, stanno predisponendo un documento di protesta. Tutto, a ogni modo, dipenderà da come reagiranno i cittadini e gli operatori economici di Vizzini scalo. Nonostante alcuni tentativi, mossi a contattare telefonicamente il sindaco, Salvatore Ferraro, non è stato possibile ottenere una sua valutazione sull’argomento in questione.

RAMACCA - Tre giovani musicisti di talento reduci da una tournè in America nel cui Continente hanno preso parte alle celebrazioni del centesimo anniversario dei tre santi martiri di Trecastagni  Alfio, Filadelfio e Cirino

Dalla Sicilia in America per intonare le note della Gazza ladra di Rossini, la marcia dell’Aida di Giuseppe Verdi e la sinfonia della Norma di Vincenzo Bellini. Tre giovani musicisti di Ramacca, facenti parte di un’orchestra di 40 elementi (tutti della provincia di Catania), sono reduci di una tournée, cui li ha visti esibire al cospetto di un folto pubblico italo-americano che ha affollato i palcoscenici del Touscan village di Lawrence, cittadina vicino Boston in Massachusetts e in una delle più prestigiose sale del New England Conservatory; qui si è esibito Giovanni Torrisi in una formazione a quintetto di ottoni. Motivo della missione le celebrazioni in occasione del centesimo anniversario della festa dei tre santi martiri siciliani, Alfio, Filadelfio e Cirino di Trecastagni. Protagonisti di questa esaltante esperienza sono: Maria Concetta Damigella (flautista laureata con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania), Giovanni Torrisi (trombettista che sta per concludere il triennio accademico al Conservatorio Vincenzo Bellini di Caltanissetta) e Francesco Sottile (cornista che ha concluso il triennio accademico al Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania). Un motivo, insomma, di orgoglio, sia per la comunità di Ramacca, sia per l’hinterland del Calatino, in quanto hanno trasferito i sapori, i colori e la cultura Isolana tra i grattacieli del lontano continente. I ragazzi sono stati selezionati mediante audizione, ricoprendo le prime parti dell’orchestra di fiati sotto la bacchetta del maestro Lucio Pappalardo. <Il viaggio – dicono: Maria Concetta Damigella, Giovanni Torrisi e Francesco Sottile – il viaggio si è rivelato di grande arricchimento dal punto di vista artistico-musicale grazie alla presenza in orchestra di professionisti del calibro di Angelo Bonaccorso (III corno del Bellini di Catania e di grande arricchimento morale, avendo vissuto ogni istante della festa grazie alla Saint Alfio Society che ha accolto l’orchestra proponendo numerose esperienze: dalla visita di New York, Boston, Newbury port, la più grande ed antica società italoamericana Sons of Italy e ultime non per importanza la prestazione musicale offerta al centro di Boston in occasione della festa di Sant Antonio>. Parte fondamentale dell'organizzazione sono stati anche i maestri Giuseppe Borzì e Carmelo Caruso. I tre giovani musicisti di Ramacca, che sono stati motivo d'orgoglio per tutto il territorio del Calatino, meriterebbero un eventuale riconoscimento da parte delle istituzioni.


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